Tesla Girls, Locomotion e Talking Loud And
Clear fanno di Junk Culture, album del 1984, una fabbrica di potenziali
hit, più che un’opera in sé compiuta, e rappresentano l’inizio della
parabola discendente del gruppo, che prosegue con Crush (1985), in cui
la band sembra accantonare definitivamente la lezione sonora dei
Kraftwerk e degli Ultravox di John Foxx per orientarsi verso atmosfere
molto meno impegnative, che rimandano semmai ad Howard Jones o Nick
Kershaw. Nel 1986 esce l’ultimo disco che vede la presenza di Humphreys, e cioè The Pacific Age: purtroppo la musica è quella ormai banale e scontata che ha contraddistinto tutta la produzione degli OMD a partire dall’84; il successo americano è comunque assicurato grazie a brani come Forever Lie And Die e If You Leave. Dopo l’addio di Humphreys, McCluskey decide di continuare da solo l’avventura conservando il nome della band. L’ultimo lavoro inedito firmato OMD è Universal (1996), mentre al 1998 risale l’antologia The OMD Singles, la quale ripercorre la carriera del gruppo limitando tuttavia al minimo lo spazio riservato ai primi quattro album, che tuttavia si possono senz’altro giudicare come i più caratteristici ed originali. (Fabio Milella) |