con “Cenerentola” e soprattutto la celebre
“Voices (In the night)”, i Fake che puntano tutto sugli espliciti
riferimenti sessuali nella song “Donna Rouge” e i Baby’s Gang con
l’accattivante “Happy
song” che riprende pedissequamente lo stile dei Tom Tom Club di Wordy Rappinghood. Siamo agli inizi del 1984, e accanto
alle produzioni più tipicamente disco, inizia a farsi strada anche
l’italo disco più raffinata, con ritmi ancora danzabili ma dalle
atmosfere più eteree e delicate. Comincia Raf con “Self Control”, primo
passo dell’artista romano nell’universo musicale che oggi lo vede come
uno dei più grandi interpreti della canzone italiana. Il brano in
questione diventa in breve un tormentone in tutto il mondo, e viene reinterpretato anche da Laura Branigan. Proseguono Mike Francis con “Survivor”,
i Novecento di “Movin’ on” e soprattutto un manipolo di interpreti che
si affidano tutti a un’unica scuderia di produttori: Valerie Dore (The
Night, Lancelot, Get Closer, King Arthur) Savage (Don’t cry tonight,
Only You) e Moon Ray (Comanchero). Dall’altro lato, tutto è pronto per
l’invasione della trash disco, di cui i Righeira e Donatella Rettore
diventano alfieri assoluti. I primi esordiscono con il tormentone
spaccatutto “Vamos a la playa (pubblicata anche in versione spagnola per
il mercato estero), e per qualche anno impazzeranno nelle charts con
“L’Estate sta finendo”, “No tengo dinero” e “Innamoratissimo”. Non è da
meno la Rettore, che pure alterna
produzioni più tipicamente disco ad
altre più cantautoreggianti. Di lei si ricordano gli shows bizzarri e
provocatori a Discoring, dove presenta i suoi successi più grandi (“Kobra,
“Lamette”, “Splendido splendente”). Più sul punk
elettronico/maccheronico l’Alberto Camerini di Rock’n’roll robot”
(l’anno scorso riportata alla luce da Boosta dei Subsonica nel suo album
di cover italiane del periodo) e “Tanz Bambolina”. Ormai i tempi sono
maturi per l’ingresso in grande stile di Claudio Cecchetto, che da
ottimo produttore e talent scout non si lascia sfuggire l’occasione per
invadere il mercato con le sue “nuove creature”. Tracie Spencer, Taffy,
Via Verdi e Sandy Marton approfittano dell’enorme spazio concesso loro
da DJ Television (programma cult Fininvest) per farsi conoscere in
Italia e non solo. Come produttore, Cecchetto non sbaglia un colpo: “Run
to me”, “I Love my radio”, “Diamond”, “People from Ibiza”, “Camel by
Camel” e “Exotic & erotic” finiscono puntualmente in classifica e
vengono programmate in tutte le stazioni radio e video. Nella mischia si
buttano anche Spagna con “Easy lady” e “Call me”, Baltimora con “Tarzan
Boy” e infine Sabrina, che grazie a “Boys” si propone come icona sexy:
ultimo enorme successo di un filone che ormai, siamo nella seconda metà
degli eightees, si sta inesorabilmente esaurendo.
(Mauro Caproni)
Venti brani italo-disco da
ascoltare
Den Harrow – Mad desire
Valerie Dore – The Night
Ago – For you
Kano – Another life
Savage – Don’t cry tonight
P. Lyon – Happy children
Rettore – Spendido splendente
Gazebo – Masterpiece
Atelier Folie – No rhyme, no reason
Righeira – Vamos a la playa |
Phaeax - Talk about
Pineapples - Come On Closer
Sandra - Maria Magdalena
Styloo - Pretty face
Mark Tower - You arent' fall in love
Fake - Donna rouge
Cube - Love taboo
Scotch - Penguin invasion
Clio - Eyes
Chemise - She can't love you
(fab. cas -- mau. cap) |
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