Con EBM (Electronic Body Music), intendiamo un genere musicale le cui origini si possono far risalire agli anni ’80, in particolare a gruppi come i DAF (che segnano la data d’inizio ufficiale di questo genere nell’81 con l’album Alles Ist Gut) e FRONT 242, anche se in realtà le vere radici dell’Electronic Body Music si possono già ritrovare nei lavori di fine ’70 degli americani SUICIDE. Tale genere risulta strettamente collegato con la “rivoluzionaria” cultura industrial che esplose in quegli anni, da cui si differenzia per una maggior presenza di synth, un suono estremamente sintetico e basi molto ritmate, che siano da stimolo, per l’appunto, al movimento del corpo. Con il progredire degli anni ’80 avviene la contaminazione con le chitarre distorte (ad esempio l’industrial rock dei Ministry) e successivamente arrivano le influenze della musica techno.
Ai giorni nostri l’ebm continua a splendere di luce propria, da un lato nella sua versione più dura e vicina all’industrial e dall’altra, per l’appunto, dando maggiore spazio alle melodie ed unendosi al synthpop, nel nuovo future-pop.
Considerata da molti semplice musica da “discoteche oscure”, tanto da far storcere il naso ai soliti benpensanti (anche se alcuni gruppi, effettivamente, hanno concesso troppo al lato commerciale e danzereccio) in realtà il futurepop e tutto questo filone di ebm più “accessibile” rientra a pieno titolo nel movimento gothic, anche perché alcuni gruppi, comunque, richiamano quelle atmosfere sia nell’abbigliamento che nelle tematiche e nei suoni delle loro song. Basta in ogni caso guardare alla patria per eccellenza del movimento oscuro (la Germania), dove è normale vedere anche darkettoni incalliti ballare tranquillamente al ritmo dei Colony 5! 
Icon of Coil, Covenant, VNV Nation, Apoptygma Berzerk, Seabound, Neuroticfish, Melotron, sono soltanto alcuni dei nomi più importanti che è possibile includere nella definizione “futurepop”. E nei loro album, accanto a brani dai bpm piuttosto elevati ed adatti al ballo, sarà quasi sempre possibile trovare anche delle splendide ballate in pieno stile synth pop, che testimoniano, insieme alle melodie, la chiara matrice technopop di questo nuovo “genere”, sicuramente destinato a subire ulteriori evoluzioni con il passare degli anni.
I riferimenti ai nostri amati Depeche Mode, nell’ambito del future-pop, si possono trovare in diversi gruppi, ad esempio nei nord-europei Colony 5, sia per la splendida voce del cantante, sia per alcune composizioni che, anche nelle sonorità, possono sembrare un’evoluzione più ritmata di quello che erano i DM elettronici degli anni ’80.
Quale sarà l’ennesima evoluzione del synth-pop, per il momento, non possiamo certamente saperlo. 
L’unica cosa sicura è che, anche nel futuro, i synth continueranno ad emozionare ancora intere generazioni ed i nostri amati DM saranno sempre considerati un punto di riferimento fondamentale per chiunque abbia voglia di fare musica elettronica.

 

VNV Nation
I VNV Nation

Apoptygma Berzerk
Gli Apoptygma Berzerk