E-mu Emax II Turbo
Roland A - 50
Akai MX1000

Gretsch Anniversary
Gibson Chet Atkins
    Country Gentleman
Pianoforte

Yamaha Drum Kit
    
 
    
  

 
Maggio 1993

Mer 19 Lille Espace Foire
Ven 21 Zurich Hallenstadion
Lun 24 Brussels Forest National
Mar 25 Brussels Forest National
Gio 27 Copenhagen Forum
Ven  28 Gothenburg Scandinavium
Sab 29 Stockholm Globe
Lun 31 Hannover Garbsen
 
Giugno 1993

Mar 1 Rotterdam Ahoy Stadium
Gio 3 Lausanne Patinoire Malley
Ven 4 Milano Forum
Lun 7 Roma Palaeur
Mar 8 Firenze Palasport
Gio 10 Nancy Esplanade Du Zenith
Ven 11 Nurnberg Frankenhalle
Sab 12 Mannheim Maimarkthalle
Lun 14 Dortmund Westfalenhalle
Mar 15 Dortmund Westfalenhalle
Mer 16 Berlin Waldbuhne
Sab 19 Leipzig Festwiese
Lun 21 Munich Olympiahalle
Mer 23 Vienna Stadthalle
Ven 25 Stuttgart Martin Schleyer Halle
Sab 26 Lyon Halle Tony Garnier
Mar 29 Paris Palais Omnisport De Paris 
Mer 30 Paris Palais Omnisport De Paris 
 
Luglio 1993

Sab 3 Brest Parc Penfeld
Lun 5 Bordeaux Merignac Stadium
Mer 7 Toulon Zenith Omega
Sab 10 Oporto Antas Stadium
Dom 11 Lisbon Alvalade Stadium
Mar 13 La Coruna Real Coliseum
Gio 15 Madrid Bull Ring
Sab 17 Barcelona Palau Sant Jordi
Mer 21 Frankfurt Festhalle
Gio 22 Cologne Sporthalle
Sab 24 Zeebrugge Belga Beach Festival
Mar 27 Budapest MTK Stadium
Mer 28 Prague Sparta Stadium
Sab 31 London Crystal Palace Sports 

Settembre 1993

Mar 7 Quebec City Coliseum
Mer 8 Montreal Forum
Ven 10 Worcester Centrum
Dom 12 Washington Capital Centre
Mar 14 Hamilton Copps Coliseum
Mer 15 Toronto Sky Dome
Ven 17 Pittsburgh Civic Centre
Sab 18 Philadelphia The Spectrum
Mar 21 East Rutherford Meadowlands
Gio 23 New York Madison Square Garden
Ven 24 New York Madison Square Garden
Sab 25 Nassau Nassau Coliseum
Lun 27 Hampton Hampton Coliseum
Mar 28 Chapel Hill Dean Smith Coliseum
Mer 29 Atlanta Omni
 

Ottobre 1993

Ven 1 Gainesville O'Connell Centre
Sab 2 Miami Miami Arena
Dom 3 St. Petersburg Sun Coast Dome
Mar 5 Orlando Orlando Arena
Ven 8 New Orleans Lakefront Arena
Dom 10 Houston Summit
Lun 11 Houston Summit
Mer 13 Dallas Reunion Arena
Gio 14 Dallas Reunion Arena
Ven 15 Austin Frank Erwin Centre
Dom 17 St. Louis St. Louis Arena
Mer 20 Champaign Assembly Hall
Ven 22 Detroit The Palace
Sab 23 Detroit The Palace
Mar 26 Cleveland Richfield Coliseum
Gio 28 Chicago Rosemont Horizon
Ven 29 Chicago Rosemont Horizon
Sab 30 Minneapolis Target Centre
 
Novembre 1993

Mar 2 Denver McNichols Arena
Gio 4 Salt Lake City Delta Centre
Sab 6 Vancouver P.N.E. Coliseum
Dom 7 Seattle Coliseum
Lun 8 Portland Oregon Coliseum
Ven 12 San Jose San Jose Arena
Sab 13 Oakland Coliseum
Dom 14 Sacramento Arco Arena
Mar 16 San Diego Sports Arena
Gio 18 Phoenix Veterans Memorial Col.
Sab 20 Los Angeles The Forum
Dom 21 Los Angeles The Forum
Mar 23 Los Angeles The Forum
Mer 24 Los Angeles The Forum
Ven 26 Los Angeles The Forum
 
Dicembre 1993

Gio 2 Mexico City Sports Palace
Ven 3 Mexico City Sports Palace
Dom 12 Dublin The Point
Gio 14 Birmingham N.E.C.
Ven 17 Manchester G-Mex
Sab 18 Sheffield Arena
Lun 20 London Wembley Arena
 

 

 


"Dal momento in cui ha inizio il tour fino a quando non torni a casa, è come vivere in un mondo astratto". Ecco uno degli eufemismi che usò Martin per definire uno dei più devastanti tour dei Depeche Mode: 156 date, quasi 18 mesi in giro per il mondo, 15 persone come entourage personale, seguito tecnico di cento elementi, piu' uno psichiatra ed un drug dealer. Un tour così intenso da segnare profondamente le vicende personali di tutti i componenti. Sembrò illeso il solo Wilder, che si limitò a lasciare la moglie per frequentare una componente delle Miranda Sex Garden, band di supporto del Devotional tour.
Cominciò come un party itinerante ("Quando al termine dello show te ne vai in giro e ti rendi conto di essere il re della città....beh, è difficile dire: devo andare a dormire", disse Fletch), finì con i quattro componenti insieme solo sul palco, ma divisi in tutto il resto: differenti limousine per gli spostamenti, differenti piani negli hotels, differente security, contatti interni mai diretti, ma perennemente mediati da Jonathan Kessler.
L'abuso di droghe ormai si era impossessato di Dave, sordo agli affettuosi richiami dei compagni di viaggio, e sempre piu' assorto nel proprio universo personale, illuminato da candele, profumato di incenso e tappezzato dai drappi rossi che arredavano le sue camere di albergo. Come in un meccanismo ad orologeria, Dave ritrovava sobretà ed energia soltanto nell'ora di salire sul palco, in compagnia di quel Martin che comincio' ad accusare fisicamente gli eccessi alcoolici che lo condussero già nel novembre 1993 a perdere conoscenza nel corso di un business meeting a Los Angeles.
In quanto a Fletch, nessuno avrebbe mai potuto prevedere che il posato Andrew sarebbe rimasto vittima di una tale disagio psichico da essere convinto di soffrire per un tumore cerebrale, proprio mentre la moglie stava per dare alla luce un figlio.
In un quadro così instabile, sembrò addirittura incredibile che fosse programmato un secondo, lungo segmento di concerti, quell'Exotic tour (non riportato nella lista a lato), giustificato principalmente per motivi di bilancio, dato che il sontuoso tenore di vita tenuto dai quattro aveva ridotto sensibilmente i profitti del tour. Un Fletch perennemente sull'orlo del break-down osteggiò a tal punto il secondo leg da lasciare il suo posto a Daryl Balmonte, che affrontò come componente effettivo della band le date conclusive in Sud America e Stati Uniti. Due milioni di biglietti staccati in totale, ma ad un duro, durissimo prezzo, che la band pagò dopo, e con interessi salatissimi.
Quando il tour toccò l'Italia il viaggio era solo agli inizi, ed i suoi eccessi appena all'orizzonte. Cinquemila fans a Firenze, ottomila a Roma e dodicimila nel catino del Forum milanese confermarono alla stampa specializzata, già impressionata dalla vetta nelle charts UK ed USA, di trovarsi al cospetto di una delle più grandi band in circolazione. Non mancò il sarcasmo per l'utilizzazione di strumenti tradizionali ("Gore dovrebbe evitare di martoriare la preziosa chitarra Rickenbaker che ha la fortuna di possedere", scrisse Zaccagnini sul Messaggero), ed il continuo richiamo ad un passato freddo e tecnologico. Ma ormai nessuno ci fece più caso.