
Under The Flag
Under The Flag - Ricky's Hand
Originario di Londra, Fad Gadget è lo
pseudonimo artistico di Frank Tovey, ex studente d’arte e di mimo,
nonché grande appassionato di strumenti elettronici. Nel 1975 Frank
si trasferisce a Leeds, all’Art College (dove transitano in quel
periodo anche i futuri Soft Cell). Lì decide di assumere il nome
d’arte di Fad Gadget, e sempre lì compie le sue prime esperienze
teatrali, che gli torneranno molto utili in seguito, nelle sue
esibizioni dal vivo.
Nel luglio 1979 Fad è il primo artista a firmare per la neonata
etichetta di Daniel Miller, la Mute Records, che nel giro di poco
tempo diventerà un importantissimo punto di riferimento per tutta la
scena elettronica inglese. Miller collabora attivamente alla
composizione dei primi singoli di Fad Gadget: Back To Nature e
Ricky’s Hand, nonché al suo primo album, Fireside Favourites,
pubblicato in ottobre.
Si tratta di un disco che lascia intravedere grandi potenzialità,
anche se l’ideazione e l’esecuzione rimangono ancora un po’acerbe.
La musica dell’album è intrisa di riferimenti a Numan, Bowie e ai
primi Human League, nonché a un certo decadentismo da cabaret
berlinese, senza però pervenire ad una sintesi musicale perfetta.
Ricco di suoni tecnologici e sinistri, non presenta grandi linee
melodiche e orecchiabili, ma provoca un grande coinvolgimento fisico
grazie ad un irregolare tessuto ritmico quasi funky, ottenuto con
un’interessante combinazione tra la batteria acustica di Nick Cash e
le percussioni elettroniche e le tastiere dello stesso Fad.
Con la pubblicazione del disco, Fad intraprende il suo primo vero
tour in Europa e nella costa orientale degli USA. Al riguardo, gli
studi di mimo e teatro compiuti anni prima al Politecnico di Leeds
si rivelano per lui di grande aiuto, dal momento che l’artista
decide di accompagnare le sue performances con comportamenti
trasgressivi e sconcertanti, che lo renderanno un vero animale da
palcoscenico. Durante un concerto londinese, Fad si rompe
addirittura la testa nel tentativo di suonare con la stessa un pad
elettronico; ricucito con decine di punti al Charing Cross Hospital,
torna sul palco con la testa bendata e vestito con un camice bianco
grondante di sangue!
Nel marzo 1981 viene pubblicato un nuovo singolo, Lady Shave, che
costituisce anche l’ultimo brano alla cui lavorazione Miller
partecipa concretamente in studio, preferendo poi dedicare tutto il
suo tempo ai Depeche Mode, il cui successo commerciale del primo
album Speak & Spell sarà fondamentale per la definitiva affermazione
della sua Mute.
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Dare!
Don't You Want Me -
Love Action
Gli Human League si
formano nella città inglese di Sheffield verso la fine del 1977,
come trio costituito dai tastieristi Martyn Ware e Ian Craig
Marsh e dal cantante Philip Oakey.
In generale, si può sostenere che la fortuna della band nasce in
primo luogo dalla brillante intuizione di coniugare l’algida
elettronica dei Kraftwerk ai più accessibili esiti della
disco-music dell’epoca: lo stesso Oakey ripeterà più volte di
come I Feel Love di Donna Summer, celebre successo prodotto da
Giorgio Moroder, abbia per lui rappresentato una specie di
illuminazione.
Le macchine quindi sono ancora una volta determinanti nel
definire il sound della band, a partire dagli esordi e senza
soluzione di continuità almeno fino al clamoroso successo
mondiale di Dare.
La band espande l’impiego della tecnologia anche sul piano
dell’immagine: questa caratteristica diviene ben presto parte
integrante dei concerti, al punto che Philip Adrian Wright,
responsabile delle proiezioni video, è considerato dai compagni
un membro del gruppo a tutti gli effetti ed il suo nome
comparirà sulle copertine dei dischi come un componente
ufficiale dei League.
Il suo compito consiste nella proiezione contemporanea su
quattro schermi di immagini di fantascienza, spezzoni
cinematografici, istantanee di vita quotidiana e foto di
personaggi celebri che si compenetrano dinamicamente con la
musica, suscitando sensazioni uniche ed intense.
Questo gusto per la narrazione e per l’utilizzo di immagini
stilizzate in funzione evocativa caratterizza ampiamente l’album
d’esordio del gruppo, Reproduction, (pubblicato per la Virgin
nel 1979), che è infarcito di allucinanti visioni
post-apocalittiche liberamente ispirate ai romanzi di
fantascienza di Philip K. Dick, virtuali rappresentazioni di una
società artificiale egemonizzata dal potere delle macchine, in
cui non c’è più spazio per un’umanità i cui pensieri, le cui
azioni non possano essere sezionate e ridotte a meri gesti
meccanici, prevedibili e calcolabili come precise formule
geometriche.
Appartiene sempre a questa fase di feconda sperimentazione la
realizzazione di lunghe composizioni strumentali, ipnotiche ed
avvolgenti, come l’intero e.p. The Dignity Of Labour.
La costante proiezione verso il futuro può essere invero
funzionale anche ad una originale rivisitazione del passato: nel
disco è infatti presente You’ve Lost That Feeling, brano di Phil
Spector portato al successo dai Righteous Brothers, che i League
reinterpretano in chiave tecnologica, secondo una felice
tendenza che attraverserà più in generale il nascente
electro-pop; tanto per fare un celebre esempio, i Soft Cell
ripescano un oscuro brano scritto dall’americano Ed Cobb per
Gloria Jones, rivoluzionandolo e facendone la loro hit per
eccellenza, Tainted Love.
continua
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Replicas
Cars - We Are The Glass
Facendo tesoro delle esperienze degli
Ultravox di John Foxx, del David Bowie del periodo berlinese e dei
Kraftwerk, Gary Numan (vero nome Gary Webb), nato a Londra nel 1958,
ha avuto l’indiscutibile merito di condurre la musica elettronica,
che nel corso degli anni ’70 rimaneva ancora un genere destinato ad
un pubblico di pochi “eletti”, su un terreno più fruibile, aperto
quindi ad una vasta platea, il che gli ha consentito di scalare le
classifiche mondiali con una serie di memorabili successi, e di
diventare poi un punto di riferimento imprescindibile per numerosi
artisti dalle provenienze più disparate.
Gary inizialmente si fa strada all’interno della band che lui stesso
ha fondato, i Tubeway Army, di cui la Beggars Banquet (che
pubblicherà poi tutti i dischi solisti di Numan fino a Warriors) nel
1978 dà alle stampe l’omonimo lavoro d’esordio: un disco
caratterizzato da suoni ruvidi ed aggressivi, palesemente
influenzato dalle passioni musicali giovanili di Numan, che
includono Queen, Thin Lizzy, Led Zeppelin, Iggy pop e lo stesso
Bowie, oltre ai gruppi recentemente emersi sull’onda del fenomeno
punk.
L’album passa sostanzialmente inosservato, ma è comunque importante
poiché attesta l’impiego del sintetizzatore, che Gary stesso aveva
di fatto scoperto e cominciato ad apprezzare al momento di entrare
in sala di registrazione.
Un approccio decisamente più elettronico emerge in effetti nel
successivo disco, Replicas, pubblicato sempre sotto il nome Tubeway
Army, il quale si accompagna all’uscita del nuovo singolo,
l’ipnotica Down In The Park, che tuttavia non entra in classifica.
Dirompente è invece l’impatto del secondo singolo, Are Friends
Electric, capace di raggiungere la vetta della chart inglese, e di
trascinare con sé lo stesso Replicas.
Are Friends Electric è un pezzo interamente costruito sull’incedere
glaciale e persino minaccioso delle tastiere, ed è destinato a
diventare in breve una pietra miliare dell’elettronica e il
“manifesto” musicale dello stesso Numan, influendo direttamente
sugli sviluppi successivi del suo percorso artistico.
Infatti, dopo aver sciolto i Tubeway Army e a soli sei mesi
dall’uscita di Replicas, Numan dà alle stampe un nuovo disco, The
Pleasure Principle, che è un capolavoro assoluto e l’opera della sua
definitiva consacrazione.
The Pleasure Principle riprende le intuizioni elettroniche del disco
che lo aveva preceduto, ma in una prospettiva più radicale: tutte le
canzoni sono in gran parte imperniate su monumentali tappeti
sintetici, mentre la base ritmica diviene più dinamica e le chitarre
vengono completamente eliminate.
Ne scaturiscono mirabili esempi di pop futuristico come Cars (altro
numero 1 in Inghilterra), destinata a diventare il pezzo senz’altro
più famoso di Numan, in grado di catapultarlo di prepotenza alla
ribalta della scena musicale internazionale, USA compresi.
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